Alimentari
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In un viaggio su lunghe distanze, i rifornimenti di vettovaglie saranno una costante occupazione ogni volta che si tocca terra: la barca è costantemente stracarica di cibarie, sia in vista di lunghe traversate e sia perchè non si sa mai quando capiterà la prossima opportunità per fare acquisti! In compenso, questa è una ottima opportunità per immergersi nel modo di vivere locale, che certamente non capita a chi si reca negli stessi luoghi arrivando in aereo e rintanandosi in un albergo. - LA DURATA DELLE SCORTE: si potrebbe dire che le barche si dividono in due categorie, quelle dotate di un freezer (e del gruppo elettrogeno necessario ad alimentarlo) e quelle senza. Il vantaggio del freezer è ovvio, in quanto permette di
surgelare e conservare per lunghi periodi cibi freschi (in particolare la carne)
che in un normale frigorifero durerebbero solo pochi giorni. Il frigorifero normalmente non è molto grande, serve prima di tutto a tenere in fresco le bevande per il consumo quotidiano, il burro, i formaggi ed una modesta quantità di altri cibi deperibili che devono essere consumati entro pochi giorni; il grosso delle scorte deve quindi essere costituito da cibi che si conservano a lungo a temperatura ambiente. Sorprendentemente, la frutta, se ben ventilata, si conserva bene: noi la conservavamo in una amaca di rete, appesa per il lungo in cabina, ed avendo l'accortezza di controllare e rimuovere i frutti che cominciano ad ammuffire o a marcire, riuscivamo ad arrivare al termine di una traversata di 25 giorni con ancora qualche mela di scorta. Oltre alla frutta fresca, noi ci portavamo anche succhi di frutta (che specialmente nei piccoli cartoncini monodose sono molto comodi da stivare) e frutta sciroppata in scatola (che abbiamo consumato solo di rado, in pratica solo alla data di scadenza, per rinnovare le scorte!). Il latte, a patto di accontentarsi di quello UHT, si trova dappertutto e dura dei mesi; utile conservare alcune bottiglie di plastica morbida da mezzo litro, per mettere in frigo la quantità avanzata da un giorno all'altro. Biscotti e cioccolata, che si conservano per lunghi periodi, erano molto graditi specialmente per i piccoli snack, come pure frutta secca e stuzzichini per gli aperitivi che spesso ci concedevamo come momento di relax prima del tramonto. Il grosso dei rifornimenti era rappresentato da cibi a lunga conservazione: sotto vuoto, liofilizzati, in scatola. Nei nostri supermercati di casa, nella civiltà del frigorifero, questi prodotti sono quasi scomparsi, ma appena ci si allontana un po', si trova veramente di tutto (carne e verdure, ma anche piatti pronti, pasta, ed altre "prelibatezze"...). La pasta si conserva bene, ma alla fine ne abbiamo fatto uso di rado (in genere quando invitavamo a cena altri equipaggi) perché la cottura richiede molta acqua e molto gas; per l'uso quotidiano, abbiamo fatto largo uso di pasta liofilizzata e già condita, che si prepara in pochi minuti e con poca acqua. Le migliori sono prodotte in Spagna (marca "Galina Blanca") ed in Australia ("San Remo"), e si trovano dappertutto, fuori dall'Italia dove sarebbero considerate una eresia... - DOVE SI COMPERA: I tempi cambiano! A meno di trovarsi in località veramente molto sperdute (o disabitate...), anche in villaggi molto semplici è probabile trovare un mini-market, magari gestito dal solito indiano o cinese (spesso gli isolani non hanno alcuna inclinazione imprenditoriale...) dove si trovano cibi freschi ed almeno i prodotti a lunga conservazione più comuni (anche se magari di gusto cinese). Dove è possibile, fare acquisti nei mercatini locali è senz'altro una esperienza da farsi, anche se noi solitamente ci limitavamo alla frutta e verdura (e qualche uovo), girando alla larga da carne e pesce, spesso esposti al caldo e completamente in balia di sciami di mosche.
Il colorito mercato di Papeete, Tahiti
Mercati all'aperto nelle isole Ogni 2 o 3 mesi, capitava di essere in una località dove si trova un ipermercato di stile europeo, ed allora ci scatenavamo, acquistando scorte di ogni ben di Dio.
Uno degli innumerevoli shopping mall di Singapore E' importante, quando si arriva in un porto, chiedere in giro: quasi sempre i negozi più grandi non sono in vicinanza del porto o della spiaggia, a volte ci si può andare col dinghy, ma molto più spesso ci vuole un'auto o un taxi. - COSA SI TROVA: Ci sono alcuni prodotti che sono molto più facili da trovare di quanto ci aspettassimo: - Latte (ovviamente a lunga conservazione, UHT) - COSA NON SI TROVA: Analogamente, ci sono cose che si sono rivelate difficili o costose da trovare: - Acqua minerale gassata: è spesso considerata un genere di lusso,
difficile da trovare e talvolta molto costosa. - COSA SI TROVA, DOVE: Naturalmente, le cose cambiano, ma penso che una indicazione di quali tipologie di prodotti si trovino in quali località possa essere utile per farsi un'idea di come gestire le scorte. Una regola generale è comunque sempre valida: quando trovate qualcosa che vi serve, fatene scorta, non sapete quando vi capiterà di trovarla nuovamente! Per quanto riguarda il cibo, occorre anche ricordare che i gusti in altre parti del mondo sono diversi, ed i prodotti di gusto "europeo" spesso sono reperibili solo in località con forti comunità di espatriati (i turisti non contano, loro vanno in albergo, e non fanno la spesa al supermercato!). Alimentari di gusto cinese o indiano sono spesso l'unica alternativa disponibile. i prodotti alimentari di base si trovano dappertutto, in mercatini o piccoli negozi, mentre supermercati o centri commerciali sono piuttosto rari: - GIBILTERRA: supermercati di gusto anglosassone, prezzi alti
(fate comunque un buon rifornimento, prima di abbandonare l'Europa)
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