In pochi mesi, abbiamo dovuto equipaggiare e personalizzare
Shaula3, tenendo conto delle nostre esperienze precedenti e naturalmente dei
programmi futuri di navigazione.
L'opinione comune è che una barca da grande viaggio debba
essere allestita in modo semplice, per non rischiare di trascorrere il proprio tempo - e
spendere i propri soldi! - in continue riparazioni.
Ragionamento ineccepibile, salvo poi rendersi conto che l'elenco degli
equipaggiamenti "indispensabili" - per la propria sicurezza o per il
proprio comfort - sembra interminabile, ed alla fine abbiamo rinunciato a certe
cose più per ragioni di budget o di mancanza di spazio a bordo, che non per
scelta filosofica!
Inoltre, il poco tempo rimanente è stato occupato da un
numero semplicemente infinito di piccole modifiche ed installazioni di accessori
grandi e piccoli.
LA SPESA:
ovviamente, la spesa è condizionata dalle disponibilità economiche, e può
variare moltissimo in funzione di variabili come la capacità di far da se,
l'accesso a forniture a prezzi scontati, eccetera.
Nel nostro caso, ed è una cifra certamente approssimata per difetto, abbiamo
speso circa il 50% del prezzo originale d'acquisto!
(All'argomento dedicheremo una pagina nella sezione "Note
Tecniche")
ARMAMENTO E
VELATURA:
al momento dell'acquisto, Shaula era equipaggiata con diversi optional: genoa
avvolgibile, randa steccata con sistema di carrelli a sfere, lazy-bag e
lazy-jack, pulpito alla base dell'albero, trinchetta su stralletto rimuovibile e
corrispondenti sartie volanti. La presa di terzaroli è di tipo
classico, all'albero.
L'esperienza della prima crociera ci ha mostrato come armare la trinchetta
all'arrivo del brutto tempo fosse molto problematico, ed all'estremo opposto
come fossero molto scarse le prestazioni con vento leggero.
Gli interventi fatti:
- manutenzione alle vecchie vele, un po' logore ma ancora usabili
- una randa ed un genoa nuovi (inizialmente da tenere di scorta)
- un gennaker per andature portanti con vento leggero
- aggiunta del rollafiocco sullo stralletto, reso fisso e non più amovibile, e
relativa modifica alla trinchetta ed al fiocco da tempesta
- carrelli del genoa sostituiti col tipo manovrabile dal pozzetto
- aggiunta di due winch in pozzetto, per la manovra del gennaker
- pastecche doppie al posto delle singole, ai winch del pozzetto
- aggiunti strozzatori sulla tuga per il rinvio delle manovre per trinchetta e
spi in pozzetto
- equipaggiata una drizza di rispetto per il genoa
Una importante aggiunta è stato il timone a vento Windpilot,
importante per lunghe navigazioni, in alternativa al pilota elettronico (che ha
un elevato consumo di elettricità ed è soggetto a guastarsi).
SICUREZZA:
a parte la zattera di salvataggio ed i razzi (obbligatori anche in Francia), non
c'era un gran chè, per cui abbiamo dovuto integrare l'equipaggiamento:
- life line lungo la coperta + ancoraggi nel pozzetto
- giubbetti salvagente autogonfiabili + cinture di sicurezza a 3 punti
- torce elettriche stagne assortite
- grab-bag
- tute termiche
- luci ad accensione chimica
- EPIRB (segnalatore di soccorso satellitare) con posizionatore GPS
- risponditore SART
- scalette di risalita estraibili, su entrambi i lati della barca
- salvagenti vari, con boetta luminosa o danbuoy autogonfiabile
- sistema di recupero uomo-a-mare
- razzi bianchi anticollisione
- reti ferma-oggetti e spondine anti-rollio
Una aggiunta recentissima, che non abbiamo ancora potuto
verificare in pratica, è un sistema di "allarme uomo a mare"
Raymarine LifeTag.
La centralina dell'allarme uomo a mare
I radio-bracciali del sistema di allarme uomo a mare
ANCORE ED ORMEGGI:
a bordo abbiamo trovato solo una ancora primaria tipo DELTA, una buona ancora ma
troppo piccola per i nostri gusti (16Kg.), ed una FORTRESS di alluminio (un'ancora
di cui non ci fidiamo molto!) riposta nel gavone, senza neppure una cima attaccata!
Il verricello elettrico invece è un mostro impressionante, ed i 60m di catena
da 10mm. sono OK, anche se forse un po' pochi.
Gli interventi fatti:
- messo come ancora primaria una CQR da 22Kg (successivamente sostituita da una
DELTA da 20Kg)
- aggiunti 40m di cima ai 60m di catena
- predisposto la DELTA da 16Kg come ancora di rispetto, con 20m di catena da 10mm e 40m
di cima
- predisposto un ancorotto tipo HALL da 10Kg, con 10m di catena da 8mm e 25m di
cima
- aggiunto un comando remoto del verricello sulla colonna del timone
- rifatto un assortimento di cime d'ormeggio di varia lunghezza
- installato a poppa un avvolgitore con 50m di cinghia ad alta resistenza (per
legare la poppa a terra)
ELETTRONICA E
COMUNICAZIONI:
il precedente proprietario decisamente era un sostenitore della
semplicità! Oltre ad un anemometro ed un combinato log/scandaglio
RAYMARINE, e ad un ottimo autopilota RAYMARINE ST6000+ con servocomando
idraulico, abbiamo trovato solo un GPS Magellan fisso (buono ma elementare), una modesta
radio VHF ed un piccolo radar FURUNO.
Purtroppo, le limitazioni di spazio nella zona del tavolo da
carteggio non ci hanno permesso di aggiungere un chartplotter conservando lo
schermo radar esistente, e siamo stati costretti a sostituire il radar con un display combinato radar + chartplotter
RAYMARINE.
Per un caso fortunato, Raymarine stava giusto offrendo ad un prezzo molto basso
il vecchio modello RL70CRC, che è anche collegabile in rete, per cui con meno
del prezzo di un solo display abbiamo potuto comprarne due, uno da installare al
tavolo da carteggio (al posto del vecchio schermo radar Furuno) ed uno
installato sulla console del timoniere: i due strumenti sono collegati, e
possono condividere le stesse carte nautiche (c-MAP NT+) e visualizzare l'immagine radar.
Abbiamo anche aggiunto una girobussola al circuito
Raymarine, per permettere il funzionamento del Radar in modalità MARPA (per la
tracciatura automatica di rotta e velocità dei bersagli).
Abbiamo poi sostituito la radio VHF (non omologata in Italia)
con una ICOM M-601 dotata di DSC e di comando a distanza (sulla colonna del
timoniere), ed abbiamo installato un ricevitore NAVTEX FURUNO NX300.
Una volta rientrati in Italia, abbiamo fatto installare una
gigantesca radio SSB SAILOR 4500e: costosissima, ma era praticamente l'unica,
tra quelle omologate all'epoca in Italia, che era possibile alloggiare a bordo,
grazie alla console separata dal ricetrasmettitore vero e proprio.
Per ultima cosa, abbiamo acquistato un telefono satellitare
IRIDIUM, che dovrebbe essere il nostro mezzo primario di comunicazione con casa.
Per ora, non abbiamo installato una antenna esterna fissa, il telefono sembra
prendere il segnale sottocoperta anche con la sua antenna incorporata,
nonostante lo scafo metallico.
Riepilogando, gli interventi fatti:
- sostituito il radar FURUNO con due Radar/Chartplotter Raymarine RL70CRC
- riposizionato il vecchio GPS come strumento di backup
- riposizionata l'antenna radar dal portale di poppa all'albero
- aggiunta una bussola giroscopica all'autopilota (per permettere la funzione
MARPA del Radar)
- aggiunto un telecomando/ripetitore strumenti wireless Raymarine
SmartController
- aggiunto i display bolinometro, log e scandaglio sulla console strumenti
- riposizionato il display tri-data come ripetitore sottocoperta
- sostituito il VHF con un ICOM IC-M601 dotato di DSC e comando remoto
- installato una radio SSB SAILOR 4500e + modem PACTOR IIe
- aggiunto un VHF portatile ICOM IC-M31 (+ un vecchio M11 tenuto nella sacca
delle dotazioni di emergenza)
- aggiunto un ricevitore Navtex FURUNO Nx300
- aggiunto un ricevitore GPS portatile GARMIN 72 (tenuto nella sacca di
emergenza)
- installato nel quadrato una autoradio con lettore CD ed altoparlanti nel
quadrato ed in pozzetto (gli altoparlanti in pozzetto sono commutabili sulla
radio SSB)
- installato nel quadrato un televisore LCD SONY con antenna esterna GLOMEX
ELETTRICITA':
la barca era già dotata di 4 batterie da 100Ah (3 x servizi + 1 x avviamento
motore), di un caricabatterie CRISTEC da 25Ah (un po' piccolo, ma si è rivelato
adeguato) e di un enorme generatore a vento AEROGEN 6; il tutto monitorato da un
gestore di batterie THYRA.
Gli interventi fatti:
- aggiunto un isolatore galvanico sulla terra del circuito di banchina a 220V
- aggiunto 2 pannelli solari da 50W ciascuno, installati sul portale di poppa
(ben visibili in questa foto)
- installato un regolatore intelligente ADVERC sull'alternatore del motore
- installato dovunque possibile lampadine LED (a basso consumo)
- installato un inverter STERLING 1000W (per occasionali utilizzi della 220V in
navigazione - per esempio per ricaricare dispositivi privi di caricabatteria a
12V, o per alimentare piccoli attrezzi)
- aggiunto luci di lettura (a LED) nel quadrato
- aggiunto luci nel pozzetto e sotto il portale
- sostituito le lampadine del fanale tricolore e della luce di fonda con luci a
LED
- rimosso un secondo alternatore accoppiato alla linea d'asse (l'erogazione di
corrente era minima, e faceva lavorare male l'asse)
CUCINA E COMFORT A
BORDO:
in questo settore, abbiamo fatto pochi interventi: la zona cucina è molto
spaziosa, ed equipaggiata con un forno ENO a gas, semplice ma adeguato.
Il frigorifero da circa 60 litri, alloggiato al centro della
cabina, è dotato di un gruppo ISOTHERM ASU 4201 raffreddato ad
acqua di mare, con piastra eutettica ed ottimizzatore elettronico del consumo.
La barca era già equipaggiata con un dissalatore LIVOL da 30
litri/ora, che peraltro non era mai stato utilizzato!
Gli interventi fatti:
- aggiunto una piccola pattumiera nella zona cucina
- aggiunto un rilevatore di fughe di gas nel gavone delle bombole
- aggiunto rilevatori elettronici di gas e di CO in cabina
- aggiunto nel circuito dell'acqua potabile due pompe a pedale, che possono
essere usate in alternativa all'autoclave elettrica (per ridurre il consumo di
elettricità ed acqua, o in caso di guasto)
- aggiunto un porta-bicchieri ed un tavolino ribaltabile sulla colonna del
timone (in alternativa al pagliolo del pozzetto che si solleva per diventare un
- poco pratico - tavolo di grandi dimensioni)
- sostituito il bimini "fatto in casa" con un bimini serio!
- aggiunto sacche raccogli cime intorno alla zona pozzetto
TENDER E MEZZI DI
TRASPORTO:
a bordo abbiamo trovato un tender Bombard AX3 con pagliolo e chiglia gonfiabile,
equipaggiato con un fuoribordo TOHATSU 3.5 CV. Adeguato, ed è
risultato possibile portarlo appeso alle carrucole del portale di poppa,
evitando così di rischiare di rovinarlo rimorchiandolo per lunghi tratti.
Dopo molte incertezze sulla reale utilità, ci siamo anche
dotati di due biciclette pieghevoli DiBlasi in acciaio inox. Non
sono piccolissime, ma si sono rivelate preziose per aumentare il nostro raggio
d'azione quando siamo in porto. Ovviamente, rimane il dubbio sulla
usabilità quando saremo in zone dove si sosta esclusivamente all'ancora: ce la
sentiremo di portarle avanti ed indietro col battellino?
NOTA: Per il "Grande Viaggio", abbiamo deciso
di acquistare un secondo tender, più grande del precedente e con un motore un
po' più grosso, che possa eventualmente essere utilizzato in emergenza anche
per muovere la barca. Dopo aver esplorato varie soluzioni, ci siamo
rassegnati al fatto di non avere posto per un battellino molto più grande, e
siamo rimasti sulla soluzione a pagliolo pneumatico, ordinando uno ZODIAC Cadet
Club Fastroller di 2,85m con un motore 4 tempi TOHATSU 6 CV (il più potente 4
tempi monocilindrico che abbiamo trovato, per rimanere su un peso maneggevole).
VARIE:
- passerella pieghevole
- serbatoio acque nere
- scalini su albero
Altre foto delle modifiche effettuate su Shaula sono
disponibili
qui
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