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RESTAURO: NE E' VALSA LA PENA?

Il nostro progetto iniziale era un altro: acquistare una barca poco impegnativa, nei dintorni dei 10 metri di lunghezza per mantenere contenuti i costi di gestione, con la quale effettuare crociere prolungate in Mediterraneo ed eventualmente un po' più lontano se il fisico e la barca si fossero dimostrati all'altezza.    L'idea era di spendere intorno ai 30.000 Euro per l'acquisto, ed al massimo un totale di 40-50.000 Euro inclusi gli inevitabili lavori di ammodernamento o riparazione dopo l'acquisto.

Poi, ci siamo imbattuti in questa barca, e nonostante le condizioni piuttosto derelitte ed il prezzo alto, ci siamo fatti prendere la mano dall'idea di realizzare ad un costo moderato una copia in piccolo della nostra vecchia Shaula3, con la quale magari tentare qualche viaggio un po' più impegnativo.

E mal ce ne incolse, perché le condizioni della barca si sono presto rivelate perfino peggiori di quanto inizialmente valutato: tutti, ma proprio tutti gli impianti da rifare (impianto elettrico, strumentazione elettronica, impianti dell'acqua e del gas), motore da revisionare, asse elica storto, sartiame vecchio da sostituire, manovre correnti in cattivo stato, attrezzatura di coperta da rivedere (stopper obsoleti e pericolosi, winch in pessimo stato, ancora e catena arrugginite), tutte le dotazioni di bordo mancanti, coperta ed interni da riverniciare, fodere dei materassini da sostituire, l'elenco non finiva più!!
 

Prima e dopo la cura: lo scafo

ci sono voluti due mesi di duro lavoro per lucidare lo scafo e rimuovere tutta la vecchia antivegetativa!

 

 

Prima e dopo la cura: gli interni

A parte il caos, abbiamo trovato gli interni in condizioni di scarsa manutenzione, con le parti in legno che necessitavano urgentemente una mano di vernice e diverse modifiche assai discutibili (p.es. l'impianto dell'acqua dolce) da rivedere

 

Prima e dopo la cura: gli impianti

Particolarmente penoso l'impianto elettrico, che abbiamo dovuto rifare completamente, e la dotazione di apparecchiature elettroniche, quasi inesistenti e comunque non funzionanti

 

 

Prima e dopo la cura: il motore

Il vano motore non era molto meglio di tutto il resto: fili volanti, sezionatori ossidati, un carica-batteria obsoleto, ed il motore stesso in condizioni difficili da diagnosticare: alla fine, lo abbiamo sbarcato e fatto revisionare da un'officina autorizzata Nanni.

 

 

Prima e dopo la cura: la coperta

Molti anche gli interventi resisi necessari in coperta: dalla vernice scrostata ai winch obsoleti e logorati, dagli strozzascotte antiquati alle cime ammuffite, dal sartiame vecchio di 30 anni alla assenza di luci di via!

 

Sono passati 3 anni, e Shaula4 fa bella mostra di se nel Marina di Jesolo Lido
 

ABBIAMO REALIZZATO UNA BARCA OCEANICA PER UN TERZO DEL COSTO DI SHAULA3, e questo è certamente un risultato interessante; per mantenere la spesa entro limiti ragionevoli abbiamo cercato di eseguire da soli tutti i lavori che potevamo affrontare, non badando a spese (nei limiti del ragionevole!) per l'acquisto di tutto ciò che era necessario.     Abbiamo invece affidato a professionisti la revisione del motore e la sostituzione del sartiame, come pure la realizzazione della capottina e del bimini.

Il risultato finale non è malaccio, ma:

  • Sono passati 3 anni, e non abbiamo ancora finito!
     
    • Non abbiamo ancora avuto modo di collaudare seriamente la barca e di farci un'idea chiara di "fino a che punto ci fidiamo" sia di lei che di noi stessi!
       
    • Siamo 3 anni più vecchi, e non abbiamo ancora utilizzato la barca per farci quello che progettavamo: gli anni utili stanno diminuendo velocemente!
       
  • Abbiamo speso un'enormità (vedi pagina Consuntivo Spese), molto di più di quello che avevamo allocato a questa avventura, con tre conseguenze negative:
     
    • Non abbiamo risparmiato rispetto a quanto avremmo speso acquistando una barca in condizioni migliori
       
    • Non potremo mai recuperare tutta la spesa quando rivenderemo la barca!
       
    • Abbiamo assottigliato troppo le nostre disponibilità economiche che avrebbero dovuto finanziare futuri viaggi
       

Alla luce di tutto questo, dovremmo rispondere che NO, NON NE E' VALSA LA PENA.   Avremmo fatto meglio ad accontentarci di una barca meno impegnativa, anche spendendo qualcosa in più rispetto al nostro budget iniziale, ed ora saremmo in giro per il Mediterraneo invece di smoccolare perché un bullone non viene via dalla rotaia del genoa...

 

 

Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 07/09/2017

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