Furti e Rapine
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Un’altra domanda che ci viene rivolta spesso riguarda la
sicurezza: esistono rischi di furto o, peggio, di aggressione nelle località
visitate? Ovviamente, come turisti – relativamente ricchi – in paesi
poveri, non si è esenti dal rischio di atti di criminalità comune.
Il rischio che qualcuno entri nella barca ormeggiata o all’ancora mentre l’equipaggio è assente deve sempre essere considerato, e ci sono alcuni luoghi dove è perfino possibile che un ladro dal passo particolarmente leggero salga a bordo durante la notte mentre l’equipaggio è addormentato (a noi è capitato a Gibuti)! Infine da tenere presente che i dinghy sono particolarmente esposti al rischio di furto, sia quando sono a terra e sia quando sono legati alla poppa della barca, specialmente di notte; anche gli oggetti facilmente asportabili che si trovano in coperta o nel pozzetto sono a rischio. NOTA: in questo caso, spesso si è scoperto che i colpevoli erano altri navigatori, e non i locali! Detto questo, c’è da dire che nella maggior parte dei posti visitati non ci siamo sentiti minimamente a rischio, ed i locali sono generalmente molto amichevoli ed onesti. Ci sono luoghi che fanno eccezione, ed una rapida occhiata ad un sito web come il ben noto “noonsite” permette di identificarli. Non è il caso quindi di farsi prendere troppo dalla paranoia,
ma qualche precauzione generica, come non lasciare la barca incustodita ed
aperta, è senz’altro necessaria. Decisamente raccomandabile assicurare sempre il battellino (o
il motore) con lucchetti e catene o cavi d’acciaio. In generale, è sempre una pessima idea attaccare briga coi locali (che potrebbero volersi vendicare ritornando la notte successiva) ed un’ottima idea far fare loro qualche piccolo affare: se offrono qualche servizio non richiesto, come aiutare con l’ormeggio, anche se possono diventare molto insistenti, solitamente una piccola mancia è sufficiente. Possono diventare molto insistenti ed anche fastidiosi, perché non conoscono orari, i venditori di pesce, frutta o ricordini che girano tra le barche all’ancora a bordo di natanti spesso improvvisati, d’altra parte possono dare un servizio gradito (anche se probabilmente più costoso che andando ad approvvigionarsi a terra) e solitamente se fate capire – garbatamente – che non siete interessati, prima o poi se ne vanno. Ricordate sempre che in molte culture è normale mercanteggiare: non accettate il primo prezzo che vi chiedono, e non fatevi intimidire dagli atteggiamenti sdegnati della controparte: fa tutto parte del copione, il venditore deve dare l’impressione di aver fatto un pessimo affare a vostro vantaggio! E’ sempre una buona idea navigare in compagnia con un’altra barca, ed in particolare evitare gli ancoraggi isolati. Quando siete a terra, informatevi per capire se è prudente girare in autonomia o se è più prudente girare in taxi o comunque accompagnati. Armi a bordo?? Qualche considerazione: - La presenza di armi a bordo và dichiarata all’arrivo in un Paese: a volte verrà consentito di tenerle a bordo, ma il più delle volte le armi dovranno essere consegnate alle Autorità e ritirate al momento di lasciare il Paese, il ché obbliga a ripartire dallo stesso porto da cui si è entrati, non sempre una cosa conveniente, e di fatto si resta senza l’arma a bordo proprio quando la si vorrebbe avere, cioè navigando ed ancorandosi lungocosta. - Avere un’arma a bordo senza dichiararla è una pessima idea: se l'arma viene scoperta o, peggio, si è costretti ad usarla, si va incontro a grane serie, incluso la galera ed il rischio di sequestro della barca! - Pressoché universalmente, l’uso di un’arma per legittima difesa è riconosciuto tale solo in reazione ad una minaccia armata, e quindi in una situazione di grave svantaggio. Sparare ad un aggressore disarmato è quasi ovunque considerato un reato e quindi non è una buona idea, ma non lo è neanche scatenare una sparatoria dalla quale si può uscire perdenti! - Mai, mai, mai reagire con un’arma quando si è in inferiorità numerica o gli avversari sono meglio armati: contro una barca di pirati del Golfo di Aden, tutti armati col loro bravo Kalashnikov, ci vorrebbe un missile! - Infine, e non è una considerazione da poco, attenzione agli equivoci, resi più facili dalle differenze culturali e di lingua: quel peschereccio che si avvicina velocemente con a bordo 4 brutti ceffi gesticolanti magari vuole solo evitare che vi infiliate nelle sue reti, o vuole vendervi del pesce! La conclusione mi sembra ovvia, ed è anche quella raccomandata dalla Direzione del Rally: meglio NON avere armi a bordo! Quello a cui oggi farei un serio pensiero, visto che nel frattempo sono stati legalizzati, sono gli spray urticanti al peperoncino: costano due soldi, si possono tenere in tasca o in una borsa, e sono efficacissimi per tenere a bada un malintenzionato che si sia avvicinato troppo (o che sia salito a bordo non invitato), senza lasciare effetti permanenti.
Attenzione comunque che le regole riguardanti questi dispositivi sono diverse da paese a paese, è bene quindi che vi informiate sulle regole in vigore nei paesi che intendete visitare. Alla fin fine, la migliore protezione contro i furti è una buona assicurazione, non uno schioppo!!
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