Giornata in mare
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Specialmente durante le traversate, non in vista di terra, le giornate cadono rapidamente in una routine ripetitiva ed in effetti un po' noiosa... Prima di tutto, alcuni CRITERI GENERALI: 1) nessuno timona, ci pensano il timone a vento o il pilota automatico elettronico, che sono più precisi e si distraggono senz'altro meno di un timoniere annoiato o sonnolento...
Il nostro timone a vento WindPilot ci ha portato attraverso due oceani 2) c'è SEMPRE una persona in pozzetto, sia a fare la vedetta per eventuali incontri con altre imbarcazioni e sia per monitorare la rotta seguita dal timone automatico e l'assetto delle vele in relazione con le condizioni meteo
Questa non era esattamente la tenuta che avevamo in mente quando progettavamo di navigare ai tropici! 3) in un equipaggio di due sole persone, inevitabilmente chi non è di turno in pozzetto DORME la maggior parte del tempo, oltre ad avere il compito di preparare i pasti ed occuparsi della radio e di eventuali lavoretti (riparazioni ecc.) 4) se possibile, la persona in turno di riposo va sottocoperta e si toglie la cerata per dormire in cuccetta; se le condizioni meteo erano problematiche, restavamo entrambi in pozzetto o quello di riposo cercava di dormire sul pagliolo della cabina rimanendo vestito e pronto ad uscire in ogni momento. 5) SEMPRE, la persona in pozzetto, oltre a portare al polso il segnalatore di uomo a mare, indossa il giubbetto autogonfiabile e si lega alla barca con la cintura di sicurezza. Unica eccezione ammessa, solo di giorno navigando a motore in calma piatta.
Baby segna sul chartplotter le posizioni comunicate dalle altre barche 6) La NAVIGAZIONE in alto mare è limitata alla annotazione ogni 3 ore sul Giornale di Bordo e sulla carta nautica della posizione indicata dal GPS (in backup alla rotta tracciata dal chartplotter) In termini di orari, la nostra routine era pressapoco la seguente (ogni barca aveva i suoi metodi): Dalle ore 00 alle ore 03: Baby di guardia, Gian di riposo Dalle ore 03 alle ore 06: Gian in pozzetto, Baby di sotto a dormire Dalle ore 06 alle ore 09: Baby in pozzetto e Gian di riposo per un'oretta, poi addetto a preparare la colazione Dalle ore 09 alle ore 12: Gian in pozzetto e Baby di riposo, tranne dalle 10 alle 11 quando ci scambiavamo durante la chiamata collettiva via radio, prima della quale solitamente scaricavamo e trasmettevamo la posta elettronica (bollettini in arrivo, messaggi per il blog in uscita) Dalle ore 12 alle ore 15: Baby in pozzetto e Gian addetto alla preparazione del pranzo, seguito da un breve pisolino prima del cambio
Il pranzo è servito!
Nei momenti tranquilli ci si può dedicare a qualche lavoretto di manutenzione Dalle ore 18 alle ore 21: Baby in pozzetto e Gian prima alla radio e poi a preparare la cena Dalle ore 21 alle ore 24: Gian in pozzetto e Baby a tentare di dormire Con questo sistema, avevamo ciascuno due turni di riposo durante la notte, di cui uno pieno e l'altro meno; inevitabile dunque integrare con pisolini durante i turni di riposo diurni. Durante la traversata dell'Atlantico e fino alle Galapagos, la frequenza dei temporali provvedeva a tenere ben occupata la persona di guardia, mentre successivamente i turni in pozzetto sono diventati più tranquilli e monotoni, permettendoci di leggere i libri che ci eravamo portati allo scopo!
Relax al tramonto! Nelle lunghe tappe costiere la routine cambiava poco: se possibile, prima che facesse buio cercavamo di trovare un ancoraggio dove fermarci per la notte, ma se non era possibile o se eravamo di fretta, navigavamo tutta la notte adottando la solita routine: unica differenza, solitamente dovevamo seguire con precisione una rotta predeterminata e la possibile vicinanza di altre imbarcazioni richiedeva una maggiore vigilanza.
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Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it Last Update: 11/11/2014 The
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