Giro del mondo
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GIRO DEL MONDO IN 2 ANNI: TROPPO POCHI? Due anni sono un sacco di tempo, eppure sono l'assoluto minimo per un viaggio intorno al mondo, e moltissimi navigatori incalliti li considerano decisamente troppo pochi. Il fatto è che la nostra non è stata una scelta di vita, non avevamo in mente di trasformarci - alla nostra età! - in "zingari del mare", e l'idea era una volta rientrati di dedicarci a viaggi meno impegnativi. Quello che desideravamo era "soddisfare un vecchio sogno" finché eravamo in tempo, senza stravolgere completamente il nostro stile di vita. LA ROTTA: Non stiamo parlando di compiere una impresa sportiva circumnavigando il globo lungo i Quaranta Ruggenti, bensì di una crociera lungo la classica rotta degli alisei, che grossomodo coincide con la fascia compresa tra i due tropici e beneficia di venti favorevoli (da est verso ovest) e di condizioni meteorologiche miti. Il problema è costituito dagli uragani tropicali che si sviluppano ai tropici durante le rispettive stagioni estive; per evitarli, è necessario pianificare accuratamente il viaggio in modo tale da trovarsi sempre nell'emisfero in cui è inverno, seguendo un calendario più o meno suddiviso così: - da metà estate fino a dicembre (stagione degli uragani nell'emisfero nord):
- da fine dicembre ad aprile (stagione favorevole nell'emisfero nord): un paio di mesi a spasso per il mar dei Caraibi, spostandosi gradualmente verso Panama, poi traversata del Canale e successivo trasferimento alle isole Galapagos. - da maggio ad ottobre (stagione favorevole nell'emisfero sud): si parte per la più lunga traversata di tutto il viaggio, diretti alle isole Marchesi, e poi giù lungo i vari arcipelaghi (Tuamotu, Isole della Società, Tonga, Fiji.....) per poi giungere in Australia e fare tappa per turismo ed un po' di manutenzione. - da novembre a marzo: si torna nell'emisfero nord, visitando Indonesia, Malaysia, Thailandia (in tempo per Natale), Sri Lanka, Maldive e poi il salto verso il Golfo di Aden per entrare in Mar Rosso e percorrerlo fino al Canale di Suez. - aprile-maggio: si entra in Mediterraneo, e da quì si fa ritorno a casa, secondo la provenienza. (in alternativa a queste ultime tappe, ci si può catapultare
verso Città del Capo prima di Natale, prima che cominci la stagione dei
tifoni nell'Oceano Indiano, e da lì risalire lungo gli alisei verso il Brasile
e ritornare ai Caraibi in tempo per riattraversare l'atlantico verso l'Europa
intorno a maggio: si evita il potenzialmente pericoloso golfo di Aden coi suoi
pirati, ma è molto più lungo!)
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Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it Last Update: 11/11/2014 The
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