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 Lavanderia


 

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Mi accorgo di non aver mai toccato l’argomento del “bucato”: in una crociera estiva il problema è limitato, tutt’al più si tratta di lavare qualche costume da bagno in una tinozza, o si riporta la biancheria sporca a casa alla fine del viaggio, ma in un viaggio di 20 mesi ovviamente il problema deve essere affrontato!

Ogni volta che raggiungevamo un porto con la disponibilità di acqua corrente, tutte le barche si coprivano di bucato steso ad asciugare: qualche barca delle più grandi era addirittura equipaggiata con una lavatrice, molto invidiata da chi non ce l’aveva ma che spesso ha dato problemi a causa della incompatibilità con il voltaggio o la frequenza dell’energia elettrica di banchina; gli altri si arrangiavano con buglioli e tinozze.
Attenzione però che al crescere della sensibilità verso la conservazione dell'ambiente, lo scarico di detersivi ed acqua saponata nelle acque di un porto può essere visto assai male o perfino essere soggetto a pesanti contravvenzioni!

Un paio di secchi e si organizza il bucato in pozzetto

Nei Marina frequentati dai viaggiatori di lungo corso, non è raro trovare delle lavatrici a gettone, che naturalmente erano molto popolari ed anche molto contese quando la nostra flotta arrivava in porto; purtroppo, passata Panama si trova molto poco, con la sola eccezione dell'Australia, ed il bugliolo tornava ad essere la sola soluzione.

La disponibilità di acqua corrente in quantità illimitata era tuttavia infrequente, generalmente passavano settimane tra una opportunità di fare il bucato e la successiva, ma a questo problema venivano in soccorso le lavanderie locali. Molto spesso non era neppure necessario andarle a cercare, ma intraprendenti personaggi giravano per le barche ad offrire i loro servigi.

Purtroppo, la qualità dei servizi resi si è rivelata molto variabile, sia per quanto riguarda il prezzo e sia per la puntualità del servizio, la qualità del lavaggio e la restituzione di tutti i capi! A noi non è successo, ma diverse barche hanno avuto capi di abbigliamento scambiati con quelli di altre barche, o semplicemente persi nel nulla!    Tutti abbiamo sperimentato casi di capi restituiti ancora sporchi o, al contrario, puliti troppo energicamente e scoloriti!

Ricordate poi che la nostra idea di puntualità e quella degli isolani raramente coincidono, e molti di noi hanno dovuto rimandare una partenza perché la biancheria che doveva essere pronta "domani" in realtà non lo era.

Difficile dare dei criteri generali di scelta, abbiamo avuto casi di donnine indigene che effettuavano il lavaggio e la stiratura a casa loro ed hanno fatto un lavoro impeccabile, e “servizi” apparentemente molto più professionali che ci hanno restituito i capi ancora sporchi o che li hanno smarriti.

Unico consiglio, se possibile informatevi presso le altre barche arrivate prima di voi, prima di scegliere il vostro lavandaio di fiducia, potreste evitarvi una arrabbiatura.

 

Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 07/09/2017

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