Consuntivo
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IL VIAGGIO Che dire, non è stato un viaggio molto avventuroso, dopotutto siamo tornati in una zona che avevamo già visitato in precedenti occasioni, e l'unica novità è stata rappresentata da qualche ancoraggio dove non eravamo mai stati in precedenza.
Un tranquillo ancoraggio a Meganisi Tutto sommato piacevole il periodo trascorso in Grecia, con un
meteo prevalentemente gradevole e senza fretta da parte nostra, ed un
affollamento in rapido aumento ma ancora tollerabile. Si è
invece riconfermato il problema delle 500 miglia di viaggio di trasferimento dal
nord Adriatico e sopratutto del ritorno, disturbati da una successione di
perturbazioni una dietro l'altra che ci ha costretti a lunghe soste per
attendere il momento buono. La durata minima di una crociera
tranquilla verso la Grecia (partendo dal nord Adriatico) risulta quindi di un
paio di mesi se ci si limita alle isole dello Ionio, mentre per le isole
dell'Egeo ce ne vorrebbero 3 o 4, ma allora bisogna fare bene i conti con le
stagioni: Le strategie possibili sono tante: partire presto e portarsi
rapidamente nelle località più lontane, per poi tornare indietro lentamente col
vento a favore ed attendere settembre per risalire l'Adriatico è una delle più
comuni. Oppure, partire presto e rientrare presto, come
avevamo intenzione di fare quest'anno, ma non ci siamo interamente riusciti:
volevamo partire a metà Maggio e tornare a metà Luglio, ed abbiamo finito per
tardare di un mese sia la partenza che il ritorno, perdipiù ostacolati da una
successione continua di perturbazioni fuori stagione! LA BARCA Questa crociera è stata l'occasione per un collaudo a fondo della barca e di tutti i sistemi di bordo: complessivamente possiamo dirci soddisfatti, non c'è niente di seriamente sbagliato ma solo qualche affinamento secondario. I principali problemi ce li hanno dati i sistemi elettronici Raymarine, specialmente con un misterioso errore di "mancanza segnale GPS" che compariva di tanto in tanto. Problema potenzialmente pericoloso, perchè provocava la disattivazione dell'autopilota, e poteva essere risolto solo con un reset generale di tutti gli strumenti. Da quello che abbiamo potuto capire, il problema è collegato in qualche modo ad un malfunzionamento del dialogo fra il ricevitore AIS ed il chartplotter, ma per ora non abbiamo capito cosa fare e l'assistenza tecnica Raymarine non è stata di grande aiuto.
Baby intenta a verificare il punto sul
chartplotter Un altro problema ce l'ha dato l'attuatore dell'autopilota (il pistone comandato elettricamente che muove la barra del timone), forse un po' sottodimensionato, che si è smontato in due! Per un viaggio importante, potrebbe valere la pena di averne uno di riserva oppure di adottare un modello più robusto e potente (che non abbiamo installato fin dall'inizio per problemi di spazio). Un po' ambigui i risultati della nuova elica: da un lato, ora il motore riesce a raggiungere il numero massimo di giri (3600), il consumo di carburante al regime "economico" di 2400 giri è inferiore ai 2 litri/ora, e la manovrabilità a motore è buona, però abbiamo perso velocità: 4,5 nodi in calma piatta, per arrivare a 5 nodi dobbiamo aumentare i giri a 2800, che ci sembrano un po' troppi. D'altra parte, con la vecchia elica il motore era sotto sforzo e non si avvicinava neanche al regime massimo previsto. E le prestazioni a vela? Purtroppo le abbiamo potute sperimentare solo sporadicamente, quando c'era un po' di vento ma non così tanto da doversi fermare in porto! L'impressione generale è comunque positiva, la barca sembra essere un tantinello più pronta a muoversi con vento molto leggero, rispetto alla "vecchia" Shaula3, e con vento forte si comporta in modo molto simile. Nessuna sorpresa nell'andatura di bolina, notorio punto debole delle barche a deriva mobile, riesce a tenere una rotta reale a circa 60 gradi dal vento che è più o meno la stessa cosa che si verificava con Shaula3. In ultimo, l'abitabilità, decisamente buona per una barca di
poco più di 10 metri con 2/3 persone a bordo; la vera differenza con Shaula3,
che era oltre un metro più lunga, è a prua, dove l'OVNI aveva una cabina vera e
propria, e qui c'è solo una cuccetta a "V" (il cosiddetto "letto bretone").
Ottima la zona carteggio, ed accettabile la cucina, con il nuovo forno e la
aggiunta di un comodo piano di lavoro ribaltabile. L'EQUIPAGGIO Anche per l'equipaggio questa crociera doveva costituire un banco di prova, per capire che genere di navigazioni possiamo porci come obiettivo per i prossimi anni. Purtroppo. già 4 stagioni sono trascorse da quando abbiamo acquistato Shaula4, senza che potessimo utilizzarla seriamente, e siamo quasi arrivati al limite di età che ci eravamo prefissati inizialmente, senza aver fatto niente di speciale con questa barca.
Baby di vedetta mentre la barca naviga a motore in calma piatta sotto autopilota Sul fronte positivo, siamo rientrati agevolmente nella routine della vita di bordo, navigando per diversi giorni consecutivi senza particolari problemi e gestendo con sufficiente tranquillità le manovre di ormeggio e di ancoraggio. Sette anni sono comunque passati dal nostro ritorno dal giro
del mondo, ed in questi anni piccoli problemi di salute si sono accumulati,
lasciandoci certamente meno agili e meno forti, e tutto sommato meno sicuri
delle nostre capacità e più esposti al rischio di piccoli incidenti che solo
pochi anni fa non ci avrebbero preoccupato. Ancora in
grado di navigare dunque, ma meno propensi a rischiare ed a lanciarsi in
avventure impegnative. NUMERI - Durata: 51 giorni totali 23 giorni di effettiva navigazione - Percorrenza totale: 1235 miglia - Percorrenza media: 24 miglia al giorno 54 miglia al giorno di effettiva navigazione 750 miglia/mese - Ore motore: 309 - Consumo: 1.7 litri/ora 2.6 miglia/litro Dai dati risulta una crociera piuttosto lenta, conseguenza
delle ripetute, lunghe soste dovute al maltempo. Interessante
il dato sul consumo di carburante, decisamente basso (ma anche ottenuto ad una
velocità molto bassa, generalmente tra i 4 ed i 4,5 nodi). Continua la lettura alla pagina
"Costi"
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