Il Viaggio
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NE E' VALSA LA PENA? Naturalmente, un giro del mondo in barca a vela non è per tutti, il costo e l'impegno di tempo sono notevoli, si corrono dei rischi da non sottovalutare, ed oggigiorno sarebbe perfettamente possibile visitare, e perfino navigare in quasi tutti i luoghi che abbiamo visitato, semplicemente viaggiando in aereo e noleggiando una barca sul posto. Il fatto è che in molti di quei posti non saremmo mai andati, se non li avessimo "scoperti" durante il viaggio. E sicuramente, viaggiando coi propri mezzi, si viene a contatto coi luoghi e le genti visitate in un modo che non avviene a chi si reca sul posto in aereo, si tappa in un resort e tutt'alpiù fa un giro turistico in pullmann, ma anche a chi arriva in aereo, salta su una barca a nolo già rifornita di tutto, e và a gettare l'ancora davanti ad una spiaggia da sogno dove lo attende un ristorantino caratteristico. Senza voler sminuire nessuno, sia chiaro; anche noi abbiamo
fatto e faremo ancora i turisti, non c'è niente di male. Però è un'altra
cosa! I POSTI PIU' BELLI ...La domanda che ci rivolgono più spesso è, ovviamente, "quali sono i posti che vi sono piaciuti di più?". In realtà, ripensandoci, bisogna fare una distinzione tra luoghi che ci è piaciuto visitare, magari lasciando la barca ferma in un porto, e luoghi dove è piacevole navigare, e questi ultimi sono stati sorprendentemente pochi! Parlando di luoghi che ci è piaciuto visitare, la prima risposta, solo apparentemente semplicistica, è che ci sono piaciuti tutti!, ed in qualche misura questa è la verità, perché tutti i luoghi dove siamo stati meritavano una visita, e del resto l'itinerario del Rally è ovviamente concepito a questo scopo. D'altro canto, una classifica ovviamente ce la siamo fatta, ed ecco allora in cima alla lista i posti più belli che, guarda caso, sono anche i più difficili da raggiungere con un mezzo diverso da una barca: - le isole Tuamotu, ed in particolare Tahanea, un grande atollo disabitato (beh, in effetti DUE abitanti stagionali c'erano!...) dove abbiamo passato alcuni giorni nuotando in mezzo a pesci coloratissimi e cenando sulle isolette della barriera corallina alla luce della luna... - Aitutaki, nelle isole Cook, un'isola circondata da una barriera corallina assolutamente splendida, con isolette di sabbia bianchissima animata da migliaia di paguri di tutte le forme e colori ed in acqua le razze e le gigantesche conchiglie tridacna... - Uligan, isoletta nell'atollo più settentrionale delle Maldive, dove ancora il turismo non è arrivato e gli abitanti, cortesi e riservati, hanno rappresentato una gradita sorpresa dopo lo Sri Lanka. E poi, senza un ordine particolare di preferenza: - Lanzarote (isole Canarie), isola dai mille vulcani, coi suoi spettacolari panorami - I Caraibi, ancora piacevoli per navigarvi senza fretta, nonostante l'affollamento ed i prezzi, ed in particolare: - Nelson's dockyard, il suggestivo marina di Antigua ricavato nella antica base navale inglese ai Caraibi - Bequia e le Tobago Cays, primo assaggio di barriera corallina (anche se un po' affollata...) - Bonaire, coi suoi fenicotteri rosa ed i pesci per nulla intimoriti in mezzo metro d'acqua - le Galapagos, sorprendenti nonostante siano affollatissime - le Marchesi dai panorami spettacolari ed i loro abitanti, fieri continuatori delle loro tradizioni quasi perdute - le Isole della Società, nonostante tutto, Huahine sopra le altre, ma anche Moorea, Tahaa, e perfino Bora Bora - le Figi, con la cerimonia della Kava e le danze tradizionali - le Vanuatu, ancora poco turisticizzate eppure accoglienti (ma niente bungee-jumping, non era la stagione giusta!!) - l'Indonesia, Komodo e Rinca coi loro draghi che passeggiano sulla spiaggia, gli accoglienti pescatori delle isole, Bali con la sua cultura particolare ed il Borneo coi suoi fiumi navigabili e gli oranghi - Singapore, nonostante lo Yacht Club sporco e rumoroso, enorme città/stato multietnica che mescola tradizione e modernità estrema - la Malaysia, dalla quale non sapevamo cosa aspettarci ed invece si è rivelata interessante ed accogliente - la Thailandia, nonostante gli aspetti negativi dell'eccesso di turismo - l'Oman, tappa imprevista in un paese poco attrezzato per il turismo eppure accogliente, ed il primo impatto col deserto! - l'entroterra di Gibuti coi suoi abitanti poverissimi ma dignitosi (al contrario della città...) e gli spettacolari panorami - Karnak, Luxor e la Valle dei Re (saranno anche visitatissimi, ma sono ugualmente dei luoghi straordinari) - Creta, ricca di storia e le isole Cicladi con
le loro casette bianchissime LE DELUSIONI Poche, e per la maggior parte mitigate da qualche aspetto positivo: - le Isole Tonga: in realtà non eravamo dell'umore giusto, siamo arrivati esausti dopo aver cavalcato una mareggiata pericolosa e siamo stati accolti da 24 ore di pioggia torrenziale e successivamente il motore si è messo a fare le bizze per un misterioso problema elettrico, infine siamo stati costretti ad anticipare la partenza per un cambio di programma del Rally: avevamo i nervi a fior di pelle! - l'Australia: le enormi dimensioni del paese non ci hanno permesso una visita neppure lontanamente esaustiva, e la lunga navigazione nella Grande Barriera era resa poco piacevole dalle acque torbide ed infestate da killer di tutti i generi. Ha sbagliato il Rally a spostare il punto di ingresso da Cairns a Mackay, molto più a sud, senza aumentare corrispondentemente il tempo a disposizione. - lo Sri Lanka, sopratutto a causa dell'atteggiamento della popolazione, anche se questo sembra essere un problema solo nelle zone frequentate massicciamente dai turisti ed il paese è interessante e ricco di storia. - il Mar Rosso in genere: venti forti e spesso
contrari, acque torbide e fredde, la fastidiosa cultura del "bakshees"
onnipresente I RIMPIANTI...(Luoghi che non abbiamo visto) - Le Tuamotu: si lo so che ci siamo stati, ma avremmo voluto fermarci più a lungo e visitare qualche altra isola! - Maupiti (un atollo ad ovest di Bora Bora): purtroppo l'accesso è problematico in condizioni di vento forte, e tanto per cambiare eravamo in ritardo per cui abbiamo scelto di dirigersi direttamente ad Aitutaki, che per fortuna meritava ampiamente la visita! - Palmerston e Suvarov: due atolli corallini 6-700 miglia a Nord-Ovest di Aitutaki, pare siano molto belli ed appartengono alla mitologia delle navigazioni nell'Oceano Pacifico. Purtroppo avrebbero rappresentato una deviazione troppo lunga rispetto alla nostra rotta verso le Isole Tonga.
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