La Barca
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Un'altra domanda frequente riguarda la nostra esperienza con la barca ed i vari sistemi: quali cose hanno dato un buon risultato, e quali rifaremmo diversamente? Naturalmente ogni esperienza è diversa, ed una crociera lungo gli alisei è una cosa diversa dal navigare nei "40 ruggenti", comunque questi sono i commenti che ci sentiamo di fare: COSA HA FUNZIONATO, COSA NO LA BARCA: noi abbiamo puntato su un OVNI principalmente per la robustezza dello scafo in alluminio, e sul 385 (che è in effetti un 40 piedi) semplicemente perchè era il più grande che potevamo permetterci, mentre non eravamo particolarmente interessati alla deriva mobile. Le dimensioni: solo un quarto circa della flotta del Rally era
nella nostra stessa fascia di dimensioni, tutte le altre erano decisamente più
grosse e di conseguenza più capienti e più veloci. La deriva mobile è servita a ben poco, giusto in qualche raro caso per infilarsi in passaggi poco profondi riducendo il rischio di toccare, e le opportunità per spiaggiare la barca o ancorarsi in un metro d'acqua sono praticamente inesistenti (o pericolose) nelle coste orlate dai coralli. LE VELE: navigando con vento quasi sempre a non più di
30 gradi dalla poppa piena, abbiamo presto scoperto la semplicità ed il comfort
di navigare col solo genoa, facilmente regolabile da una persona sola senza
dover lasciare il pozzetto; il problema erano i venti leggeri, sotto i 12-13
nodi apparenti, quando sarebbe servita più tela ed il nostro genoa pesante
faticava a star gonfio nell'onnipresente rollio. MOTORE: il nostro Volvo Penta 50HP (revisionato prima
della partenza) si è comportato impeccabilmente durante tutto il viaggio, così
come l'elica pieghevole Maxprop. SISTEMI DI NAVIGAZIONE: la nostra elettronica di
navigazione era basata su strumenti Raymarine,in modo da sfruttare la capacità
degli strumenti di interscambiare informazioni tra di loro, e questo si è
rivelato un punto di forza, ma anche una debolezza perchè il circuito "seatalk"
è usato anche per distribuire l'alimentazione ed un guasto ad uno strumento
può metterli fuori uso tutti, come ci è capitato quando ci siamo ribaltati. COMFORT DI BORDO: il forno a gas ENO, un modello
relativamente economico, ha sempre funzionato bene; a causa delle ridotte
dimensioni del nostro gavone per le bombole, eravamo limitati a 2 bombole
camping-gas + 2 bombole da camper con attacco standard italiano domestico, e con
l'unica eccezione dell'Australia, dove abbiamo dovuto acquistare una bombola
locale, abbiamo sempre trovato da ricaricare un tipo o l'altro di bombola
(ognuna delle quali ci durava circa 1 mese). già, gli IMPIANTI ELETTRICI, croce e delizia di tutte
le barche: il nostro parco batterie era di 3 batterie piombo/argento da 100Ah
ciascuna per i servizi, più una identica per il motore: una capacità più alta
sarebbe stata desiderabile, ma non avevamo lo spazio nell'apposito contenitore. COMUNICAZIONI: comunicare con le altre barche durante la navigazione, comunicare coi parenti a casa, ricevere bollettini meteorologici, tenere un blog o un sito web aggiornato, comunicare con quella nave che sembra in rotta di collisione, e, toccando ferro, chiamare la cavalleria in caso di una emergenza: i sistemi di comunicazione moderni hanno una (o spesso più di una!...) risposta a tutte queste esigenze! RADIO SSB: anche se la radio SSB stà venendo rapidamente soppiantata dai sistemi satellitari a bordo delle navi, è ancora il principale mezzo di comunicazione da barca a barca durante la navigazione, ed i due appuntamenti giornalieri per rilevare la posizione di ogni barca nella flotta, seguiti da una mezz'oretta di chiacchere (che condizioni meteo avete, cosa avete pescato/mangiato/letto) spesso rappresentavano il momento clou della giornata. Specialmente nelle traversate più lunghe, quando la flotta era dispersa su un'area di diverse centinaia di miglia, le comunicazioni tra i due estremi erano spesso difficili ed in queste condizioni la nostra radio Sailor 4500 si è rivelata una delle migliori della flotta, quasi tutta equipaggiata con radio Icom. E-MAIL via SSB: una volta che la costosa radio SSB è installata per altre esigenze, vale la pena di sfruttarla anche per inviare/ricevere e-mail; il servizio più utilizzato, anche in virtù del suo basso prezzo (250 dollari l'anno) era Sailmail, seguito da Mailasail che era il servizio sponsorizzato dal Rally. Per inviare/ricevere e-mail sulla radio SSB necessario un modem "Pactor", costosissimo, ed il collegamento è un po' un'arte nella quale qualche barca aveva più problemi di altre. Per noi Sailmail ha funzionato discretamente bene in tutte le parti del pianeta, ed il software Airmail ha il pregio di poter essere utilizzato anche con il telefono satellitare o con una connessione wi-fi quando questa è disponibile. TELEFONO SATELLITARE: molte barche, incluso noi, avevano a
bordo un telefono satellitare, nella maggior parte dei casi un Iridium e solo
alcuni Inmarsat (Mini-M o Sat-C), generalmente più costosi. TELEFONO GSM: una volta giunti a terra, abbiamo quasi sempre
avuto disponibilità del servizio cellulare GSM (uniche eccezioni le Tuamotu e le
Maldive, nonché qualche isola indonesiana o tailandese troppo lontana dalla
terraferma). INTERNET: ad ogni arrivo in porto, la prima preoccupazione di
molti equipaggi era trovare un internet-café, non tanto per le e-mail, ma per
aggiornare il proprio sito web, scaricare foto, effettuare operazioni bancarie
on-line ed altre attività che richiedono una connessione più veloce ed a minor
costo di quella ottenibile tramite l'Iridium. RADIO VHF: inutile in navigazione, quando le barche dopo poche ore sono troppo lontane, il VHF è invece usatissimo in porto per comunicare tra le varie barche o tra barca ed equipaggio sceso a terra; la nostra radio Icom si è rivelata piuttosto scadente e specialmente il praticissimo microfono/comando remoto installato in pozzetto è inadeguato ad una installazione all'aperto!... NAVTEX: semplice, poco costoso, funziona da solo e consuma pochissimo, ma la sua utilità è grandemente limitata dalla scarsa qualità e tempestività delle informazioni trasmesse da molti paesi. Peccato, perchè la ricezione è buona anche al largo e sarebbe un eccellente mezzo per ricevere i bollettini. AIS: il sistema AIS è obbligatorio solo per le navi al di sopra di un certo tonnellaggio, che tramite questo sistema trasmettono dati relativi alla propria identità, rotta e posizione, che possono essere visualizzati sullo schermo di radar predisposti (il nostro non lo era) o su uno schermo separato. Noi non lo avevamo e dovevamo quindi fare affidamento solo sul radar, comunque per una piccola barca la maggiore utilità è di identificare il nome delle navi per poterle chiamare per radio! Tenuto conto del prezzo non stratosferico, in futuro sicuramente lo installeremmo, preferibilmente un modello che riceva e trasmetta, non uno solo ricevente. POSTA: la buona vecchia posta ha ancora una sua ragion
d'essere, a parte le inevitabili cartoline inviate ad amici e parenti (la
maggior parte sono arrivate...). In diverse occasioni abbiamo impacchettato e
spedito a casa gadget e regalini acquistati lungo il viaggio, sia per fare un
po' di spazio a bordo e sia per la felicità dei destinatari!
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Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it Last Update: 11/11/2014 The
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