Risalita
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VIAGGIO DI RITORNO DA CORFU A JESOLO
DIARIO DI BORDO NO.18 - VENTO SI, SONNO NO!... Cè poco da fare, per risalire dalla Grecia verso Jesolo dal canale di Otranto devi passare!... ..ed i bollettini son 10 giorni che danno vento da nordovest, tutt'alpiù da ovest o da nord, su tutto l'Adriatico, ed in particolare nella strettoia tra Puglia ed Albania: il CANALE D'OTRANTO!! Risultato, non solo c'è vento, ma anche onde, tutte rigorosamente sul muso dell'ardimentoso velista che aspetta il momento buono per partire, e lo aspetta ormai da una settimana, l'equipaggio si innervosisce, la frutta e la verdura stanno finendo, il pane fresco è un lontano ricordo, e si finisce di partire al primo bollettino che non prevede tuoni e fulmini... ...e così ieri mattina una solitaria barchetta ha tirato su la sua ancora ed ha lasciato la simpatica rada di Erikoussa, diretta a nord-ovest, giusto dritta controvento! Contro un vento inizialmente leggero, ma gradualmente più forte e sopratutto accompagnato da noiosissime ONDE!! ...e come va Shaula (una qualunque Shaula della serie) di bolina (cioè controvento) col mare mosso? Risposta: male, ecco come va, si viene sbatacchiati da tutte le parti ed il progresso è lentissimo. Aggiungete che durante la notte passata a fare la parte di un cubetto di ghiaccio in uno shaker si incontrano tutte le navi che vanno anche loro su per l'adriatico o ci sono giá state ed ora ne escono, più un po' di garruli pescherecci che zigzagano allegramente, e ne viene una nottata con poche possibilità di dormita per il povero equipaggio. Ora stiamo navigando a motore in una "quasi-calma-piatta",
davanti all'abitato di Lecce, ed abbiamo due facce che farebbero sembrare due
zombi degli allegroni pieni di vitalità... DIARIO DI BORDO NO.19 - OZI DI BRINDISI? È un po' che non scrivo, ma il fatto è che c'è ben poco da scrivere, è una settimana che siamo bloccati a Brindisi dal vento contrario! La risalita controvento da Erikoussa a Brindisi è stata molto stancante, siamo arrivati a Brindisi stanchissimi e poco intenzionati a ripetere l'esperienza, ma da allora il vento contrario non ha mollato mai, anzi negli ultimi due giorni ha soffiato forte!
Il Marina di Brindisi, sempre accogliente Ozi di Brindisi dunque, perché non abbiamo avuto scelta! C'è stato in effetti un brevissimo intervallo di calma, che è durato meno di 24 ore, non ne abbiamo approfittato perché non avremmo neppure fatto in tempo a raggiungere Vieste ed avremmo dovuto puntare su un qualche porto sconosciuto a nord di Bari: non ce la siamo sentita, e forse è stato un errore, ma ormai è andata!...
Visita per il centro storico di Brindisi Oggi forse è la giornata buona, per ora soffia ancora forte ma
nel pomeriggio dovrebbe calmarsi e restare così per un giorno e mezzo, poi
ricomincerà a soffiare, poi arriverá la pioggia, poi le cavallette, poi... Si
vabbé, si è capito il concetto, dovremo approfittare di ogni "buco" tra una
perturbazione e l'altra per risalire un po'. CHE P@**E! DIARIO DI BORDO NO.20 - GALLOCCE ROSSE No, non è il titolo di una trasmissione tv sulla vita dei navigatori solitari (anche se...hmmm, potrebbe essere un'idea!), ma è quello che forse mi toccherà fare a prua di Shaula (pitturare le gallocce di rosso, intendo). Dovete sapere che a poppa e prua Shaula4 ha le gallocce doppie: inconsueto, ma molto comodo, si usano spesso, ma Baby (che è per lunga tradizione l'addetta alle manovre di prua) non riesce ad abituarcisi e ci inciampa con risultati tanto spettacolari quanto dolorosi. Giorni fa si è spiaccicata a pelle di leopardo sulla coperta, e l'ultima volta è riuscita a procurarsi uno stiramento alla coscia sinistra che l'ha lasciata claudicante : 2 volte al giorno di applicazioni di Voltaren, dopodiché si incarta la gambona con una costosissima benda elastica che a malapena le permette di camminare.
Le enormi e spettacolari grotte di Castellana (notare le persone al centro nella foto di sinistra!) Dimenticavo, intanto che succede tutto questo, abbiamo fatto un giro turistico per la Puglia, visitando le Grotte di Castellana (belle, enormi, ma alla fine una stalattite è una stalattite), Alberobello coi suoi trulli (quasi tutti convertiti in negozi di ricordini, probabilmente made in china), Martina Franca (carina), Lecce (bella, e buoni i pasticciotti!), ed abbiamo trovato il tempo di spostarci da Brindisi a Vieste.
I trulli di Alberobello
Il centro storico di Lecce
Ennesima sosta a Vieste per far passare l'ennesima perturbazione, stavolta carica di pioggia da fare invidia alla Bretagna (...e QUELLA è pioggia!), domattina dovremmo fare un altro saltello fin verso Pescara o luoghi vicini.
Pioggia battente a Vieste DIARIO DI BORDO NO.21 - TAPPE FORZATE Si lo so, questo titolo l'ho già usato, ma la nostra risalita
dalla Grecia verso nord non può essere descritta altrimenti: una serie di brevi
tappe ("forzate" nel senso di obbligatorie!...) intervallate da lunghe e costose
soste in qualche porto sicuro in attesa che passi l'ennesima perturbazione. Una delle conseguenze di tutto questo è che ci stiamo perdendo tutto quello che intanto succede a Jesolo, incluso, quasi sicuramente, lo spettacolo di fuochi artificiali della sera di Ferragosto. ...ma forse in questo caso non è tutto un male, visto che quest'anno la preparazione delle chiatte da cui verranno sparati i fuochi avverrà nel fiume, giusto davanti al nostro marina! Se una chiatta salta per aria, ci radono al suolo il marina intero!! Boh, che razza di idea! Aggiornamento sulla situazione: siamo a 10 miglia da Pescara,
la nostra prossima "tappa forzata" da cui presumibilmente non ci muoveremo prima
di sabato o domenica. DIARIO DI BORDO NO.22 - NOVELLE DA PESCARA Si vabbé, il titolo è poco originale, ma siamo quí, confinati in un angolino di un marina enorme, ci sono pochi stimoli ed i neuroni stentano a fare un minimo di scintille... Dunque, siamo partiti l'altroieri a mezzogiorno da Vieste, nonostante il vento non ne volesse sapere di diminuire, ma il bollettino era chiaro, avevamo poco più di 24 ore per percorrere (controvento!) le 95 miglia che ci separavano da Pescara prima che arrivasse il maltempo, con temporali e quant'altro! Faticose le prime ore, arrancando a meno di due nodi (!!!) contro un mare lungo ben formato che ci fa continuamente inzuccare, poi il vento si calma e le onde si allungano un po', ma la velocità fatica a salire: 3 nodi, 3.6, 4 nodi, poi 4.2 ma più di così nisba, c'è anche un po' di corrente contraria, come previsto.
L'ingresso del marina di Pescara e Shaula ormeggiata in un angolo remoto Vabbé, non sarà un arrivo spettacolare, ma per ora di pranzo di mercoledì siamo all'ingresso del Marina di Pescara; ci assegnano un posto, che poi è a pochi metri da dove ci avevano messo la volta scorsa, e con calma ci sistemiamo e ci prepariamo per il maltempo in arrivo, anche se c'è un sole che picchia come un fabbro e non si vede l'ombra di una nuvola... Non si vedeva l'ombra di una nuvola, ma verso sera le nuvole, belle nere, si fanno vedere eccome! Spunta fuori anche il vento, e ci becchiamo un bel temporale coi fiocchi! Ma siamo in porto, ormeggiati per bene, e per quanto piova forte siamo al sicuro. Giusto quando sta diminuendo la pioggia, sentiamo trambusto in banchina: sta arrivando una barca che, col buio ed il vento ancora forte, ha difficoltà ad ormeggiare. Diamo una mano, e dopo un po' la barca è ormeggiata ed al sicuro. Scopriamo che anche loro arrivano da Vieste, solo che sono partiti la mattina, e cosí facendo hanno fatto una traversata più veloce, ma si sono beccati il temporalone in mare: non piacevole! La nostra strategia sarà anche stata più lenta, ma non abbiamo corso nessun rischio, alla fine direi che abbiamo fatto la scelta giusta! Giorno successivo che comincia all'insegna del vento forte (arriva ad oltre 30 nodi, siamo sul forza 7), qualche goccia di pioggia tanto per non farsi mancare niente, poi un po' di tregua, anche se il cielo continua ad essere nero... Scopriamo che il porto mette a disposizione gratuitamente alcune biciclette, e con quelle ci spingiamo fino ad un supermercato dove possiamo fare un minimo di spesa; nel pomeriggio invece ci spingiamo in città, il ché comporta di percorrere il nuovo ponte bici/pedonale che scavalca il porto-canale dove ormeggiano i pescherecci, e sulla via del ritorno ci becchiamo un po' di pioggia, ma alla fin fine non possiamo lamentarci troppo.
Il porto-canale di Pescara, visto dal nuovo ponte pedonale E la prossima tappa? È presto per dirlo, probabilmente
Domenica 14, ma forse potremo anticipare a Sabato 13; resterà da vedere se
riusciremo a fare una tappa unica fino a Jesolo o se toccherà fare ancora una
tappa, presumibilmente ad Ancona. DIARIO DI BORDO NO.23 - QUANTO È LONTANO IL CONERO... Siamo partiti ieri pomeriggio da Pescara, con la speranza di arrivare direttamente a Jesolo entro lunedi 15, ma il vento è un pizzico più forte del previsto (e naturalmente contrario, c'è bisogno di dirlo?) ed il nostro progresso è lento. E sopratutto, siamo continuamente sbatacchiati dalle onde che ci fanno perdere velocitá. Ormai da molte ore vediamo il promontorio del Conero (dietro
al quale si nasconde Ancona) giù per di là, e non arriva mai... DIARIO DI BORDO NO.24 - DECOMPRESSIONE Quando i sub si immergono a grande profondità o per periodi prolungati, al momento di risalire in superficie, devono effettuare la decompressione, delle soste a pochi metri sott'acqua per smaltire l'azoto accumulato nel sangue; un po' la stessa cosa per noi: dopo una traversata, abbiamo bisogno di una giornata "a cervello spento" per ricaricarci un po'. L'ultima tappa di rientro è andata relativamente bene: cominciavamo a preoccuparci perché la annunciata calma non arrivava ed il vento, seppure non forte, continuava ad essere di prua, facendoci perdere molta velocità, poi il vento è caduto di colpo, la nostra velocità è quasi raddoppiata e tutto è ridiventato più semplice. Unico piccolo problema rimasto, l'arrivo per le 21 e rotti
implicava un arrivo col buio! Non una cosa tanto rara, di per se, ma la foce del
Sile è particolarmente problematica col buio a causa di tutte le luci a terra
che rendono molto difficile distinguere il varco di accesso ed il primo
centinaio di metri all'interno. Poi, l'arrivo al Marina, con l'ultima incognita di trovare l'ingresso con un faro che ti punta in faccia, e finalmente siamo dentro! Chi ha spostato il nostro pontile?! No, è al suo solito posto, e ci sono anche Lorenzo e Vale a darci una mano con le cime, tutto sotto controllo! Siamo così stanchi che rinunciamo ad andare a vedere i fuochi,
che vengono anticipati perché dalle montagne sta scendendo giù un temporale coi
regolamentari tuoni e fulmini. Continua la lettura con la pagina di Consuntivo
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