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IL SEQUESTRO DEL "QUEST"
Lo skipper di Quest, un grosso yacht statunitense, che stava navigando intorno
al mondo con la moglie gią da diversi anni, portando in dono volumi della Bibbia
di cui avevano a bordo una grossa scorta, aveva deciso di unirsi al Blue Water
Rally a Phucket, per percorrere in gruppo il tragitto lungo il pericoloso Golfo
di Aden.
A bordo in veste di equipaggio, anche due nostri vecchi amici, Bob e Phyllis,
che avevano navigato con noi nel Blue Water Rally 2007/09 a bordo della loro
barca "Gaia", ed avevano deciso di ripetere l'esperienza, stavolta offrendosi
come equipaggio sulle barche del Rally 2009/11.
Phyllis e Bob in tempi pił felici, al termine
del Blue Water Rally 2007/09
Dopo aver navigato col Rally fino a Mumbay, una tappa inizialmente non prevista
e decisa per aggirare la zona, sempre pił vasta, del Golfo Arabico in cui sono
attivi i pirati Somali, chissą per quale motivo lo skipper di Quest ha deciso di
andarsene per conto proprio, non navigando in formazione con le altre barche del
Rally e seguendo una rotta diretta verso Salalah in Oman, in piena zona di
possibili attacchi.
Forse lo skipper ha pensato che una barca isolata e veloce avesse maggiori
possibilitą di passare inosservata rispetto ad un gruppo di barche costrette a
navigare in formazione serrata alla velocitą del pił lento, e su una rotta
arcuata e quindi molto pił lunga.
Non sapremo mai il motivo, come probabilmente non sapremo mai cosa č successo
esattamente, stą di fatto che a 300 miglia da Salalah lo yacht č stato
intercettato da un gruppo di pirati (ben 19, un numero decisamente inconsueto) e
dirottato verso la Somalia, mentre una nave militare americana si portava nelle
vicinanze e seguiva lo yacht a debita distanza.
Dopo alcuni giorni, quando "Quest" era ormai a poche ore dalle
coste somale, il disastro: due pirati, invitati a bordo della nave militare per
"negoziati", sono stati trattenuti (eufemismo per "arrestati"), ed i pirati
rimasti a bordo di Quest, apparentemente dopo una lite in cui hanno ucciso
quelli di loro che non erano d'accordo, hanno deciso per rappresaglia di
uccidere gli ostaggi e subito dopo aprire il fuoco con un lanciarazzi contro la
nave militare.
Il gruppo di commandos immediatamente salito a bordo, uccidendo altri due
pirati, non ha potuto far altro che constatare che gli ostaggi erano feriti a
morte, ed a nulla sono valsi i tentativi di soccorso.
Al di lą dei dubbi sulla versione ufficiale dei fatti, purtroppo questa vicenda
riconferma non solo quanto pericoloso per gli ostaggi sia qualunque tentativo di
intervento una volta che i pirati siano riusciti ad impossessarsi di una
imbarcazione, ma anche la accresciuta pericolositą di queste bande di disperati
disposti ad uccidere senza pensarci due volte.
...e purtroppo conferma anche come negli ultimi tempi anche gli yacht siano
diventati un bersaglio per i pirati, mentre in passato si era trattato pił che
altro di rapine in alto mare, spesso in seguito ad un incontro fortuito, e non
seguite da un sequestro.
L'episodio ha ovviamente colpito tutti coloro che hanno avuto l'occasione di
conoscere Bob e Phyllis, due persone cordiali e piene di gioia di vivere, che
hanno incontrato un destino ingiusto al termine di una odissea che possiamo solo
immaginare.
Non č per correre questi rischi che andiamo per mare.
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