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 Fiumicino


 

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1a PARTE: FIUMICINO

Il nostro programma iniziale era molto semplice: visto che la barca si trovava a terra a Fiumicino, lavorare 7-10 giorni per pulire lo scafo, applicare l'antivegetativa ed installare il trasduttore per il log/ecoscandaglio Raymarine che dovremo montare in sostituzione dei pezzi da museo che abbiamo trovato a bordo, poi rimettiamo la barca in acqua, completiamo l'installazione degli strumenti, aggiustiamo il forno che pende a ciondoloni da un solo cardine, installiamo il chartplotter e siamo pronti a partire!

Inizialmente, ci si è messo anche il maltempo con giorni e giorni consecutivi di pioggia, ma il grosso problema era che man mano che ci guardavamo intorno, trovavamo cose mal ridotte che avevano bisogno di sistemazione!

Baby intenta a pulire lo scafo, con scarsi risultati perché lo sporco è vecchio e resistente!

CANDELIERI: avevamo visto subito le tracce di una botta sulla fiancata sinistra che, oltre ad una ammaccatura sulla falchetta, aveva piegato due candelieri e strappato la battagliola dal pulpito: procurati i candelieri di ricambio, abbiamo avuto i "soliti" problemi a smontare quelli vecchi, ovviamente incastrati dall'ossido.    Baby ha dovuto passare un po' di tempo a scaldare i supporti con una grossa pistola termica, prima che riuscissimo a togliere la vite che blocca i candelieri in posizione.

PREMITRECCIA: mentre Baby insiste con la pulitura dello scafo, io mi dedico al premitreccia: quello installato è di vecchio tipo, e quel che è peggio è che ci sono segni evidenti di entrata di acqua, certamente agevolata dal fatto che il premitreccia è un blocco di ruggine e non si apre, quindi dev'essere passato molto tempo dall'ultima volta che la treccia è stata sostituita...

Per rimuovere il premitreccia ed il mancione che collega l'asse elica al motore, dopo numerosi tentativi, mi è toccato FARLI A PEZZI, impiegando diversi giorni per ripulire tutto e poi montare un moderno "premitreccia-senza-treccia", aggiungendo un giunto elastico tra l'asse ed il motore (il chè ha richiesto di accorciare l'asse elica).

Premitreccia, prima e dopo la cura!

Rimediato al premitreccia ed installato il trasduttore del log/ecoscandaglio Raymarine, due mani di antivegetativa Stoppani e la barca può essere rimessa in acqua!...

QUADRO ELETTRICO: un incubo, un groviglio inestricabile di fili, e solo un paio di strumenti vecchissimi e non completamente funzionanti.   Mancano completamente gli strumenti del vento, il log non funziona, l'antiquato radio-goniometro neppure, non c'è una radio VHF (che sarebbe obbligatoria...), ed i pochi strumenti presenti sono alimentati da due fili sottilissimi!

Gli strumenti sono buoni per il museo, ed i cablaggi sono un caos incredibile!

Faccio una sistemazione provvisoria, giusto per far funzionare i pochi strumenti che aggiungiamo subito, ed il resto lo rifaremo una volta arrivati a Jesolo!

Una sistemazione provvisoria, mettendo ordine nel cablaggio ed aggiungendo un nuovo quadro interruttori, oltre a VHF e chartplotter.

LUCI CABINA: in pochi anni, la tecnologia delle luci a LED ha fatto passi da gigante, e possiamo agevolmente sostituire le normali lampadine utilizzate per l'illuminazione interna con delle efficacissime luci a LED: costano un occhio, ma hanno un consumo di oltre 10 volte inferiore a quello delle lampadine convenzionali!

WC: il WC esistente era in realtà funzionante, ma si trattava di un antiquato modello a depressione, e le tubazioni erano a dir poco vistose!...

Abbiamo sostituito il vecchio WC a depressione con un modello più moderno, e rifatto le tubazioni in modo un po' meno vistoso...

Acquistare un nuovo WC non è un grosso problema, ma per installarlo è stato necessario modificare la base su cui deve essere installato (un altro lavoro provvisorio che a Jesolo dovremo rifare...), e poi due giorni a litigare con i tubi, perché il diametro che và bene sul WC non và bene con le prese a mare, e non vogliamo rischiare di far danni con la barca in acqua...   Altro lavoro provvisorio dunque, ma tanto dovremo rivedere le tubazioni in uscita dal WC per aggiungere un serbatoio per le acque nere, obbligatorio in alcuni paesi tra cui Grecia e Turchia.

FORNO: il vecchio forno era un po' malconcio, mancavano le manopole e sopratutto uno dei due supporti cardanici era rotto, lasciando il fornello incastrato di sbieco nel suo alloggiamento; oltretutto, qualche genio ha utilizzato il forno in questa posizione sbilenca, bruciando il legno del mobile!!!

Il vecchio forno, mezzo scassato, senza le manopole e pendente da un lato, e quello nuovo che però non funziona!

Forse avremmo potuto rabberciare il vecchio forno, ma alla fine abbiamo deciso di sostituirlo con uno nuovo; sostituite anche le bombole del gas, due enormi bombolone francesi che in Italia non potremmo ricaricare, mettendo al loro posto due Camping Gaz.    Rimpiazzate anche le tubazioni di gomma (su quelle esistenti c'era scritto "à remplacer entre le 1989"...), immaginate la nostra delusione quando facciamo una prova e...non si accende il fornello!   A quanto pare, il gas non arriva!!...
Smoccoliamo, facciamo un po' di prove, ed alla fine scopriamo che azionando con un rituale preciso il rubinetto che c'è sul tubo del gas, un pochino di gas arriva, se siamo cauti e non apriamo troppo il rubinetto si riesce ad impedire che la fiamma si spenga subito!    Ci rassegnamo a tenercelo così, tanto poi dovremo spostare le bombole (la sistemazione attuale non è a norma) e rifare la tubazione, non vale la pena di perderci tempo prima della partenza!

CAPOTTINA, BIMINI e LAZY BAG: mentre noi lavoravamo, anche velaio e fabbro avevano il loro daffare per realizzarci questi accessori che vanno decisamente al di là delle nostre capacità realizzative.

Purtroppo la forma della capottina è fortemente condizionata dalla sagoma della tuga e dalla posizione della scotta della randa, quindi l'estetica lascia parecchio a desiderare, ma almeno possiamo godere di un po' di ombra nella calura crescente!

WINCH E STROZZATORI: i due winch sulla tuga sono due blocchi di ossido, e gli strozzatori sono di un tipo antiquato, che può facilmente aprirsi accidentalmente.     Una spesa di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma è una questione di sicurezza e non abbiamo molte alternative.

Per rimuovere i vecchi strozzatori, abbiamo dovuto distruggerli!

I nuovi winch ed i nuovi strozzatori fanno bella mostra di se sulla tuga

ZATTERA AUTOGONFIABILE: la installazione originaria della zattera, un parallelepipedo pesante e privo di qualsiasi appiglio, era nel gavone del pozzetto: ingombrante, ma  sopratutto problematica da tirare fuori e lanciare in caso di emergenza.   Decidiamo quindi di installare la zattera su un apposito supporto a poppa.

Realizziamo anche un supporto provvisorio per posizionare il fuoribordo (rientrato da una costosa riparazione) sul pulpito di poppa.


LUCI DI VIA: le norme francesi non le richiedono, ma ci pare proprio inconcepibile di navigare solo con un fanale tricolore in testa d'albero e senza le luci di via "basse": e se si fulmina la lampadina in testa d'albero durante una navigazione?    Perdiamo quindi un altro po' di tempo per installare le luci a prua ed a poppa, e naturalmente appena abbiamo finito si è guastata la luce in testa d'albero!

MOTORE: il nostro programma è di far verificare a fondo il motore una volta arrivati a Jesolo, ma prima della partenza dobbiamo almeno cambiare olio e filtri.    Ad un primo esame, ci accorgiamo che la pompa dell'acqua di mare è rovinata e perde molta acqua: si potrebbe far revisionare, ma ci vuole tempo, e così ci tocca ordinarne una nuova, che ci mette quasi una settimana ad arrivare.
Anche l'operazione di cambio olio e filtri si rivela malagevole, lo spazio per lavorare è poco ed alcuni accessori, chiaramente aggiunti in un secondo tempo, riducono ulteriormente lo spazio a disposizione!

Gli impianti nella zona motore sono tutti da rivedere, ed il motore stesso andrà revisionato

VETTOVAGLIAMENTI: i giorni passano, ormai la maggior parte dei lavori essenziali è fatta, e cominciamo a spendere un po' di tempo a girare i vari supermercati della zona per rifornirci di vettovaglie, dato che contiamo di fermarci poche volte durante il viaggio, e sappiamo che alcune delle possibili soste sono in località dove far la spesa è problematico.

Come da tradizione, nostro figlio Enrico viene a prendere la macchina per portarla a casa, ormai siamo quasi pronti a partire!

Nella sezione "Viaggi" continuate la lettura del Viaggio di trasferimento da Fiumicino a Jesolo

Invece in questa pagina continuate la lettura sui lavori svolti sulla barca.

  

Webmaster: Gianfranco Balducci - email: gfbalduc@tin.it

Last Update: 11/11/2014

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