Sri Lanka

25/01/2009

DELUSIONE SRI LANKA

Da quando siamo partiti da Gibilterra, il Rally ha periodicamente organizzato raccolte di fondi destinati ad aiutare famiglie colpite dallo Tsunami in Sri Lanka; logico che tutti ci aspettassimo una accoglienza quanto meno amichevole da parte dei locali.

Invece, la prima doccia fredda arriva prima ancora di toccar terra: le prime barche arrivate a Galle ci avvertono per radio che la pattuglia della Marina che viene a bordo a controllare che non si trasportino armi (...) ha sistematicamente rubato denaro per un totale di diverse migliaia di dollari da borse e portafogli lasciati un po' troppo in vista, e che tutti i funzionari degli innumerevoli enti che sono saliti a bordo hanno chiesto "regali" sotto forma di sigarette, birra e perfino servendosi dalle riserve di bordo delle bottiglie più costose di superalcolici....

Il porto poi si rivela malagevole, bisogna andare a terra col battellino anche se si è ormeggiati all'altissimo molo, ed il rumore è fortissimo, notte e giorno, a causa delle numerose navi che tengono i generatori accesi.

Le barche all'ancora nel porto commerciale di Galle

Appena si mette il naso fuori dai cancelli del porto, si viene assaltati da una torma di fornitori di servizi e guidatori di tuk-tuk: molti di loro sono tra i beneficiari degli aiuti distribuiti dal Rally, così ci aspetteremmo di essere perlomeno trattati con un occhio di riguardo ed invece impieghiamo poco tempo a scoprire che tutti ci fanno pagare prezzi maggiorati, oltre ad insistere per fornirci loro (o i loro amici) tutto quello che vorremmo andarci ad acquistare dove vogliamo.

(sinistra) una particolare tecnica di pesca, tipica di questi luoghi e (destra) un incontro ravvicinato con un elefante

La delusione continua durante il viaggio in bus organizzato dal Rally in giro per il paese: il paesaggio è bello ed il paese è ricco di storia, ma in tutti i luoghi frequentati dai turisti si viene letteralmente presi d'assalto da venditori di qualsiasi cosa che non solo sono molto insistenti, ma chiedono prezzi assurdi.

(sinistra) la antica città-fortezza di Sigiriya (5° secolo D.C.) e (destra) il "tempio nella grotta" di Dambulla (12° sec.)

Kandy: (sinistra) pellegrini sfilano davanti alla reliquia attribuita al Budda nel tempio Dalada Maligawa e (destra) una danza tradizionale

In un paese dove una donna Tamil deve sgobbare 8 ore su per una collina, chinata a raccogliere 20 chili al giorno di foglioline di the, per guadagnare l'equivalente di 3 Euro, i guardiani del cosiddetto "orfanatrofio per elefanti" che insistono per farti la foto vicino ad un elefante "orfano" di 35 anni (???...) per poi chiederti insistentemente la mancia in Euro o Dollari fanno proprio rabbia.

(sinistra) le ripide colline della regione di Nuwara Eliya, coperte di pianticelle di the e (destra) gli elefanti "orfani" fanno una passeggiata nel fiume

Purtroppo, sono anche evidenti i disastri combinati dai turisti occidentali, che hanno chiaramente "viziato" questa gente, come abbiamo già visto in misura di poco inferiore a Bali: sono poveri ed è giusto aiutarli, ma li abbiamo trasformati in un popolo di accattoni.

A proposito di Tamil, naturalmente il terrorismo non si giustifica mai, ma l'atteggiamento arrogante e discriminatorio da parte della maggioranza Singalese ai danni di una minoranza che comunque vive nel paese da quasi un millennio lascia molto perplessi.

Alla fine, sono quasi tutti ripartiti in anticipo, alla volta delle Maldive dove faremo una breve tappa.

 

DUE ANNI DOPO, NELLE STESSE ACQUE... (LEGGETE LA STORIA DI "BACCUS")

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Last Update: 21/09/2014

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