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Diario di Bordo #9: Paradiso per Piccioni Diarroici
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Facciamo un po' d'ordine...

Allora!

Giovedì 11 arrivamo a K-shkàish, o Cascais per chi sulla mappa segue col ditino la nostra viandanza.

Venerdì 12 ci facciamo il famoso girazzo Cascais-Lisboa-Coimbra-Cascais (che sto anche rivalutando, va là), un 500 km in giornata: turismo da centometristi, digi-cam di fuoco!

Sabato 13 risalpiamo, smotorata feroce cum Lorenzo ai ferri, notte tritaminkia

Domenica 14 atterriamo a Lagos.
Delusione iniziale.
Il pontile è l'ultimo in fondo a destra, indicazione che nel linguaggio universale denota il cesso, ed il nostro posto è occupato da un gommone INCATENATO al pennello.
L'esame del Carbonio 14 sull'acqua stagnante al suo interno rivela che il natante dovrebbe essere lì dal 1974.

L'acqua, scoperto di aver passato la maggiore età da tredici anni, ci ringrazia, si emancipa, e va a vivere da sola in Madagascar, dove ha aperto un locale notturno piuttosto popolare.

Per quanto riguarda il gommone chiediamo lumi in capitaneria.

Ovviamente non hanno mai sentito parlare (il pontile dei visitatori più attesi!).

Graziosamente però ci consentono di sfruttare quello accanto, talmente vacante da fare quasi tristezza, e ci ormeggiamo in relativa tranquillità, ma per tutta la notte non mi abbandonerà il pensiero di scendere ed affondare il coso col punteruolo del coltello da marinaio.

Una volta sbrigate le pratiche toste da ormeggio, ci possiamo dedicare alle minuzie: acqua, elettricità, spazzatura, cose del genere...

Questo picco di urbanismo assolutamente antinautico ci permette di scoprire tre cose:
#1- L'acqua è costantemente bollente.
#2- I bidoni della spazzatura sono quasi nel paese accanto
#3- La corrente... beh, la corrente non c'è, tutto lì.

Il Comandante tira fuori il suo lato ingegneristico ed un potente tester (te lo danno in allegato alla laurea, al Poli), e comincia a fare esperimenti su esperimenti, suda, barcolla, impreca, ma niente da fare.

Una conversazione piuttosto animata tra due barcaiuoli spagnoli accanto a noi (nota personale: il portoghese mi risulta talmente alieno che ogni volta che qualche turista spagnolo mi ha parlato vicino MI SONO SENTITO A CASA! Minaccioso...) ci fa capire che il problema sembra piuttosto diffuso.
Gli ardimentosi ed indignati iberici telefonano in capitaneria, e la corrente magicamente torna.

Verso sera si va poco convinti a fare Il Giretto, ed in fin dei conti ci si diverte un botto e si mangia come porci in calore (la cronaca è cronaca, you cannot stop it baby!): una bistecca di tonno con salsa di funghi e cipolle che ancora mi torna alla mente come se fosse il primo ammmmmore!

Lunedì 15, ferragosto, risalpiamo: una barca da regata, ferocissima, cerca di speronarci uscendo dal porto a velocità maschie e vigorose (e ci domandiamo perplessi anche il perchè, ma la temperatura lusitana impedisce a qualsivoglia pensiero, anche il più innocuo, di rimanere in zona cervello per più di quaranta/quarantacinque secondi massimo)

Attraversando il ponte levatoio pieno di gente faccio in tempo a urlare SMILE al gentilisssssimopubblico, guadagnando una bella fotina di sconosciuti che ci salutano (yeppa!)

Fuori scopriamo Il Perchè: c'è una regata, ovvio.
ALL'IMBOCCATURA DEL PORTO!!!!

Una ventina di barche tutte lì a ciondolare, a prendere velocità, a farsi i musi cattivi, e noi, SCUSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAATE, passiamo in punta di piedi.
Già con la mano sulla chiave del motore...

Ma no!

Non farlo!

Perdio: C'E' VENTO!!!!!

Niente da fare, il timone è mio, il vento non è ai livelli finisterrici ma se la viaggia tra i 15 e i 20 nodi, e Shaula se li gode tutti, e fila bella allegra!

Facciamo un primo bordo, che punta un tantino troppo verso l'Africa, ma guadagnamo un bel po' d'acqua e di vento!

Poi viriamo, e parte IL bordo, bello lungo e cattivo: stringo il vento come un pazzo cercando di avvicinarmi più che posso alla costa (senza però raggiungere quel fastidioso effetto collaterale noto come naufragio)

Poi riviriamo, faccio un paio di miglia maaaa... non lo so... mi passa la voglia... non sento più... boh: "CAMBIOOO!"

Dopo cinque minuti sale La Comandanta, e afferra di slancio la ruota del timone: avverto un brividino alla base della zona parietale, ma cerco di non pensarci, e scendo a farmi un pisolino.

Non sono passati neanche cinque minuti che si comincia a sentire:
GHAAAAA!!!!
COS'E'????
AIUTO, AIUTO, A I U T O ! ! !

La Comandanta porta sfiga.

O meglio: non è che sia una cattiva velista, anzi!, ma è che a lei piace se il vento scarseggia, se le onde sono basse, insomma: se non si verificano quelle demoniace condizioni le quali, a noialtri due incoscienti, fanno brillare gli occhietti di luce faustiana e maligna!

E gli Dei, che la stimano, le danno retta: una volta toccato il timone dalla sua salda mano abbronzata, il vento, con buonagrazia, va a soffiare in Marocco.
Mappork!

Si taca il mutùr e si riparte nella migliore tradizione della crociera di quest'anno.

L'aria è paciosamente africana, intanto, e riusciamo a restare in pantaloncini e maglietta fino a attorno le dieci di sera: fatto incredibile e innaturale, da segnare sui calendari assieme alle nozze di platino di nonno tancredi e nonna abelarda!!!

Nemmeno ci provo, a fare la scena di quello che resta accanto al timoniere fino a mezzanotte/l'una: una volta che il Comandante si mette dietro il timone saluto tutti e piombo in branda, millantando stanchezza.

Dormo malissimo: palese punizione divina!
Bene, ne prendo atto, mi giro dall'altra parte e attacco a ronfare....

...E per sopramercato mi sveglio anche tardi!

Verso le dieci, con un cielogrigiosù cielogrigiosù, cerco un po' di blu dove il blu non c'è e metto il naso fuori: il Comandante è lì, dietro la ruota, tenuto eretto dalla cerata oramai rigida di sale e ghiaccio: ha il viso sereno e disteso, parecheddorme...

Lo saluto, aspetto che se ne accorga, per aiutarlo nell'ingrato compito gli passo il cappuccino e
-Come và?
-Mah...và. Il vento sta sugli otto nodi. Se resta così tra un'oretta mettiamo vela.
-Ok grande. Vado a svegliare la Comandanta, così dormi un po'.
-Perfetto.

(chiacchierata laconica, secca, da veri uomini: yessss!)

Scendo, sveglio La Com. per il suo turno, mi faccio i ca**i miei per due secondi e aspetto il botto.
Cinque.
Quattro.
Tre.
Due.
-RAGAAAAAAZZIIIIIIII? E' SPARITO IL VEEEEEENTOOOOOOO!!!!

Ostia prima del previsto: mi va indietro l'orologio!

E via che si continua col motore!

La meta però si avvicina, dai!
La meta sarebbe Rota, nella baia di Cadice (qualcuno mi aiuti: sono SICURO che a Cadice sia successo qualcosa, ma NON MI RICORDO COSA! Chi mi salva da questo rovello mostruoso vince un bacio al sapore di sale sapore di mare) Spagna, comunque: il PRtugau è finito ormai da qualche miglio.

Accostando a questa UNICA città spagnola realmente costiera tra tutte quelle che abbiamo potuto vedere, l'effetto è il solito: belìn, Génova!
Zeeenaaaaaa!!!! Ma si ghe pensu, a mì me vedu u mà....

Impressione destinata come al solito a sbriciolarsi, si sa.
Ma questa volta... questa volta con calma

La capitaneria sembra completamente disabitata, per esempio, e minacciosi cartelli (sono le 14:30 quando le ormeggiamo davanti) sembrano far capire all'incauto navigante che gli uffici, chiusi oramai da mezz'ora, non riapriranno che per le quattro, trattabili.
Il Comandante, scettico, invade, svela l'arcano e conquista: l'ufficio è aperto, la cosa genera stupore negli addetti stessi.

Il nostro pontile è proprio a due passi (dalla capitaneria. Scopriamo poi che per uscire dal porto ci mettiamo un dieci minuti buoni, yuppy!), ormeggiamo rosolati dal sole, facciamo tutto quello che c'è da fare e stacchiamo i cervelli, già belli lessi.

Dopo un'oretta esco a farmi una corsettina (errore fatale: non durerò più di dieci minuti, e crollerò poi stremato a cento metri dalla barca come un polpo su uno scoglio. Verrò recuperato solo in seguito.), aggirandomi per il paese: FIKIZZIMO!!!!

Turistico, ok, anche perché c'è una spiaggiona immensa (SPIAGGIAAAAAAA!!!! Ghaaaa!)(ci sono andato, ovviamente, cosa credete! Ma solo per espiare le mie colpe: inchiattamento incìpie, incìpie!), ma la città vecchia ha conservato un'architettura stranamente moresca, e per molti tratti vicina anche a quella di Lagos-vecchia: le casettine tutte basse, bianche, un po' scrostate...

Con un'aggiunta: praticamente in ogni casa, oltre il cancelletto d'ingresso, c'è un piccolo corridoio decorato a piastrelle che termina in un chiostrino quadrato pieno di piante, acqua, ALTRE piastrelle, e gente seduta lì a godersi la propria vita.

Figata c o s m i c a.
Crepo di invidia e torno sui miei passi mogio mogio.

Rivisitiamo poi in formazione completa, vestiti stile America's Cup per fare un po' di scena: la cittadinanza sembra non notare, ma si sà che l'andaluso è freddo e altero.
Capiamo di aver fatto colpo su gordos y gordarillas e torniamo trionfanti sul natante!

Cento chilometri dall'Africa.

Si sente.
Il cielo è di nuovo grigio, minaccia pioggia, ma FA CALDO!
Adesso, dico ora, ora che sono in minicostumino davanti al pc e sono quasi le nove di sera, FA CALDO!

La cena incombe, ed è classica, l'onesta dimostrazione della saggezza tagliente della gente di mare...

Arrosto con patate al forno.

Sto per morire, il mio cellulare, anche se ricaricato, non ciapa la linea, non posso salutarvi in altro modo, domani salpiamo per Tarifa (ahi Tarara sì, ahi Tarara no, ahi Tarara linda de mi corazon!), poi c'è solo Gibilterra, alla radio c'è un radiodramma medioevale con due tipe che piangono, con sottofondo di zoccoli su acciottolato, perchè non hanno lo spirito delle bandoleras: hoka hey!

Vi amo, vi saluto, vi apprezzo, e se posso vi prezzo e vi vendo al mercato degli schiavi di El Cairo
Baciuòni!!!!
il pilota

p.s.: durante la crociera li stiamo chiamando in mille modi.
Piccioni.
Papere.
Schifocòsi.
Galleggianti.
Mangiapesce.
Il nome tecnico è gabbiano, gabbiano volgare.
Il modello locale, scopriamo, chissà perché ama molto il nostro pontile, e lo ritiene il luogo perfetto per distribuire con prodigalità le proprie deiezioni.
Non ci voglio credere, è completamente bianco di GUANO: COMPLETAMENTE!
p.p.s.: perchè una delle due tipe alla radio ha cominciato a dire Hare Hare Krishna, Krishna Krishna, Hare Hare!?! PERCHE'?!?

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Last Update: 25/03/2007